Ogni stagione inizia con mille interessi, seguita da una lampante difficoltà nel seguire anche il più ridicolo condensed di pochi minuti. Di base è così, ti ritrovi a dovere ritagliare del tempo prezioso per vedere delle partite di hockey su ghiaccio, del tipo che la moglie/compagna ti guarda ed esclama: “Merda, sono messa male se continuo a condividere la casa con te”. Verrebbe da dire la stessa roba rivolta a loro quando ti trascinano in luoghi tetri, come possono essere i camerini di noti negozi tutti uguali tra loro, ma resti zitto e ti rendi conto che gli Hurricanes stanno avendo dei problemi di stabilità. Ero in una sagra di paese, appoggiato ad un palo della luce, quando mi sono reso conto di certi dati riguardanti la franchigia di Raleigh: è la squadra che crea più tiri, e di gran lungo, dell’intera lega; è la squadra con la minore % di salvataggi, qua non di gran lungo ma pur sempre in fondo al barile, dell’intera lega. Una cosa e il contrario della cosa stessa, anche se le due realtà possono coincidere alla perfezione se la prima viene utilizzata con egregie modalità. L’altro problema è che non avviene nemmeno questa, poiché pur essendo la squadra con il maggior Corsi (mix di tutti i tiri: bloccati, sbagliati, in porta) è solo la terza squadra che segna di più, insieme a quei Canucks che sono in quella posizione pur tirando la bellezza di cento volte in meno dei Canes. Due mondi diversi, lontani all’apparenza anni luce. Può essere un problema, non concretizza così tanto come crea, comunque è uno dei migliori attacchi del campionato. Quindi no, il vero problema non è nemmeno questo. Qual’è?
L’aggiunta di Dimitri Orlov non ha certo offerto stabilità difensiva, ha aggiunto un talento in impostazione ma di certo non ci troviamo di fronte a Chris Pronger, ecco, per capirci. Contando che lo sbilanciamento era già pronunciato con altri elementi presenti a roster, viene da immaginare che il pensiero della dirigenza è stato bello nitido: all-in, sbilanciamoci, offriamo gioco spumeggiante e proviamo a farne uno più degli altri. Se ti soffermi a guardare questo inizio di stagione degli Hurricanes, è proprio quello che traspare: con il disco sono in grado di fare quello che vogliono, sembra di vedere un flipper in sala giochi, ma il problema subentra quando calano i momenti di joga bonito, che in una partita ci sono sempre. Sembra una squadra distratta, non solo a livello difensivo, perché anche nei momenti da flipper sono così tanto automatici che alle volte sembrano sbagliare per noia, per ripetitività, come se fossero in una catena di montaggio. In queste prime partite hanno avuto entrate ed uscite a roster, non sono mai stati sempre gli stessi, però è un roster così collaudato che nemmeno serve, se vogliamo essere onesti fino in fondo. Ha tutti i lineamenti di una squadra che viaggia con il pilota automatico della regular season, dove basta mantenere un determinato numero di vittorie e se ne arrivano tre in più o tre in meno poco cambia. Certo, fa sorridere vedere una formazione ai primi posti in reti segnate e all’ultimo in reti subite, questo poco ma sicuro. Se prendiamo i dati del Fenwick a favore in situazione di 5vs5, quindi una somma di tiri in porta e sbagliati, è nettamente prima con 377: ciò sta a significare che converte meno del 10% di ciò che crea, non il massimo se vogliamo andare nel politicamente corretto. Se prendiamo lo stesso Fenwick ma prodotto dagli avversari, è una delle migliori dieci squadre della lega: ciò sta a significare che sì, ok, concede meno della media, ma essendo la peggiore difesa, con la bellezza di 37 reti subite, vuol dire che difende male, sia per una difesa precaria o per dei portieri non ancora sul pezzo. Infatti, come già accennato, la coppia di goalie para con un misero 85,8%, quindi sta a significare che quasi il 15% dei tiri che subiscono finiscono in porta: la peggiore della NHL, anche dietro a quegli Oilers sbeffeggiati da tutti e che si fermano all’86,7%.
Questi sono dati che contano il giusto, anche se offrono un quadro di sistema abbastanza veritiero in questo caso. Avendo visionato alcuni spezzoni delle ultime tre partite contro Kraken, Flyers e Sharks, tutte e tre vinte dopo ben tre sconfitte di fila, la sensazione è stata proprio quella descritta in righe precedenti: una squadra bellissima da vedere, divertente quando si accende, ma da prendere con le pinze perché da un momento all’altro può concedere prateria. Anche contro gli Sharks, squadra di bassa classifica come poche, ci sono occasioni in cui hanno rischiato molto, lasciato un raggio di tiro molto ampio all’avversario. Giusto per chiudere, facciamola finita altrimenti devo fare il funerale alle dita, com’erano gli Hurricanes dell’anno scorso? Uguali a livello offensivo, era la squadra che creava più tiri in porta, ma a livello difensivo era su un altro livello. Finì la stagione con il miglior Fenwick a sfavore della lega, quindi di conseguenza la squadra che fu in grado di concedere minor tiri in porta agli avversari. Sono passate poche partite, non si possono tirare somme così sbrigative, ma volete dirmi che la presenza di Orlov sia in grado di spostare così tanto l’asse?