Cercando di riprendere in mano per l’ennesima volta questo blog, per l’annata 2023 mi sono imposto (termine importante, facilmente schivabile) di produrre almeno un articolo alla settimana. Perché sono sicuro ma allo stesso tempo non sicuro che tutto ciò possa accadere come no? Per il semplice fatto che di articoli, ricerche e quant’altro ne produco alcune ogni settimana, dalle più semplici alle più assurde, ma restano sempre all’interno di vari block-notes che alla fine non riprendo mai in mano. Tempo ed inchiostro sprecato? Per alcuni sì, compresa la donzella che condivide con me il percorso di vita, però alla fine se si dedica del tempo ad una passione, in grado di arricchirti emotivamente, è difficile considerarlo tempo sprecato. Quindi ora, senza troppi indugi e con il buon proposito di cui si è già parlato, questo tema tratterà i New Jersey Devils.
Dell’ex squadra di Patrik Elias si è già parlato in questo blog ma da una prospettiva completamente differente: quella del rebuilding, dei continui errori nel creare e poi distruggere tutto. Ora, ancora in una fase non precisa di vita, si stanno ritrovando nella parte alta della Eastern Conference. Ti diranno che era preventivato, che non deve stupire e via dicendo, ma sono tutte cazzate. Questa squadra non dovrebbe essere dove si trova, nonostante un bacino di giovane talento da leccarsi i baffi. Diciamo che alcuni innesti d’esperienza, oltre alla dipartita di alcune mele marce, potrebbero aver donato più consapevolezza al motore devilsiano. Il fatto è che queste sono parole di uno che non ha mai visto niente di questi Devils 22/23, in generale dell’attuale stagione della lega in questione. Un anno in cui si stanno seguendo altri campionati, perché fare un anno sabbatico dalla NHL, ogni tanto, può far bene all’organismo. Ve lo consiglio, anche se è dura e la tentazione è tanta. Per questo motivo, sono qui a scrivere di questi NJ come un incompetente pirla. Voglio partire dai dati per poi analizzare una partita, quella contro i Rangers del 7 Gennaio, giusto per vedere se riesco a trarre qualche conclusione o meno.
Il valore dei dati?
Con 136 reti siglate in 40 partite disputate, sono il quarto migliore attacco della Eastern. Questi sono numeri totali, perché andando a fare una semplice divisone delle reti a partite la questione è diversa: sono migliori di quei Capitals che si trovano davanti, con 139 reti ma in 42 partite, e peggiori dei Bolts che sono alcune posizioni indietro, con 133 ma in 38 gare. Anche l’anno scorso non erano male, certo non a questi livelli, ma la cosa che sorprende di più è la fase difensiva: seconda migliore difesa della Eastern e terza delle lega, solo dopo Bruins e Jets, dopo essere stata la terza peggiore nella passata annata. Stando ad un semplice dato statistico, se dovesse performare così fino al termine della regular season arriverà ad aver preso più o meno cento reti in meno. Praticamente un terzo della passata stagione, un dato miracoloso. Avranno visto una stella cadente ed esaudito un desiderio, no? Forse quello di perdere Subban. Si ritrovano anche il secondo miglior Corsi a favore della lega, mentre tra i migliori dieci Corsi contro: altri dati molto interessanti se paragonati a quelli di un anno fa. E’ una squadra che produce un terzo in più degli XG degli avversari, avendo il miglior dato delle lega in differenza. Ha la pecca di avere un PP da ventunesimo posto ma, contando che è la squadra che crea più occasioni di tutte, potrebbe risultare un dato non così importante. Il PK è da top 10 ed è a metà classifica per quanto riguarda le penalità ricevute a partita. E’ la terza squadra in quanto a produzione di tiri, dietro ai soli Panthers (che realizzano poco) ed Hurricanes (una squadra da alta classifica). Stando a queste semplici statistiche, cosa ci aspettiamo di vedere nella partita contro i Rangers? Una squadra che produce gioco veloce, arriva molte volte al tiro e per via di questa sua velocità concede il giusto, tendente ad un dato non positivo, agli ospiti.
Il valore della visione?
Viene da otto sconfitte consecutive al Prudential Center: sette entro i 60′ ed una all’OT. Opinione dopo 6′ di gioco: è molto divertente da veder giocare, ha un ritmo sempre alto e propositivo. Giocano alti, infatti alle volte effettuano degli errori abbastanza banali e se gli avversari trovano il buco per passare, possono andare in difficoltà. Altra critica, almeno per i primi 6′: hanno fatto dieci tiri contro i tre dei Rangers, oltretuto questi in vantaggio, ma non se ne ricorda uno degno di nota e pericoloso. Aumentano le presenze nel terzo offensivo, diminuiscono le incursioni dei Rangers ma il succo nei restanti minuti della prima frazione resta lo stesso: veloci, dinamici ma poco incisivi. Non la pareggiano in doppia superiorità numerica dopo aver prodotto una vagonata di tiri ed un controllo di zona esemplare, grazie anche ad un Hughes leggiadro ed in grado di creare sempre il tiro al compagno vagando, accentrado il gioco ed allargando il disco. Pur continuando ad offrire gioco, veloce e piacevole, dopo nemmeno 4′ del terzo centrale subiscono una ripartenza e la seconda rete dei Rangers. C’è da dire che questa è la seconda partita giocata con il ritorno di Palat, fermo dalla terza settimana di Ottobre, schierato in prima vicino ad Hischier e Bratt. Indi per cui, riassestamento delle linee e via dicendo. Lindy Ruff ha sempre girato tanto le linee, offensive e non difensive, in questa prima parte della stagione ma, per dire, la seconda vs Rangers (Hughes-Haula-Tatar) ha girato insieme nemmeno 30′ in metà stagione. In un’intervista di fine Novembre, lo stesso allenatore ha detto una cosa scontata ma che, vedendo questi Devils, rispecchia la realtà: “Stiamo andando bene perché i giovani sono più maturi e siamo in grado di avere velocità in tutte e quattro le linee offensive”. Comunque dopo la rete dell’1-2 ed un gioco spumentaggiante, con i Rangers un pelo in affanno, hanno subito il terzo dal solito furbo di Kreider e da un’azione innocqua. Errori in cui incappano di più ora per via dell’assestamento causa ritorno di Palat? Può essere, anche perché se si va a guardare i dati fino ad ora è una squadra elite dietro i soli Canes: rapporto XG, rapporto reti siglate da XG creati, rapporto Corsi nettamente a favore. In momenti di stallo, poca ispirazione, Ruff è bravo a cambiare le linee offensive e farle girare. Per dire, ad inizio terzo ha fatto girare con regolarità Bratt in seconda e Tatar in prima, tenendo conto che Bratt-Haula-Hughes è la seconda linea più usata in questa prima metà di stagione.
La chiudo qua, mi è bastato per capire che questi Devils sono divertenti ma, a meno di clamorose sorprese, non riusciranno ad infrangere il muro del cambio ritmo e mentalità della post-season. Magari sarà il contrario e questa spensieratezza, in tutto e per tutto, porterà tale roster a mete mai pensate o immaginate. Non ripongo fiducia in tutto ciò, non voglio illudermi almeno ora come ora, perché il core che si sta formando è di primo spessore.