KAColi, è successo di nuovo

Quante volte capita di andare allo stadio e rimanere rapiti dalle movenze di qualche giocatore? E’ la normalità, forse è proprio il bello dello sport in quanto tale: cogliere certe cose, farle tue, immaginarti in prima persona. L’altra normalità è quello che ne segue, con la coscienza che bussa alla porta e ti parla: “Senti ebete, è già tanto se riesci a stare in piedi sul ghiaccio”. Non si può negare sia il contrario, tutti professori con le doti tecniche di altri, facile a dirsi. Un qualcosa di strano, invece, è andare allo stadio per osservare uno specifico giocatore e rimanere rapiti da un altro. Molto atipico, invece, risulta andare allo stadio per due anni di fila al fine di osservare altro e rimanere rapiti sempre dallo stesso giocatore di dodici mesi prima, non preventivato. Per chi batte a tastiera è successo con Lukas Haudum del Klagenfurt.

Quello in foto è Jan Mursak, il motivo per cui c’era tanto interesse nell’esserci a vedere Asiago-Klagenfurt. Un giocatore osservato nelle passate stagioni tra Berna e Frolunda, rapito già da tempo dal suo modo di giocare. Per tutto il primo tempo l’ho seguito, cercato di studiarlo, ma tranne qualche lampo era in una di quelle serate definibili nel seguente modo: non ho voglia di sudare, vorrei pure non lavarmi dopo la partita. Situazione diversa rispetto a dodici mesi fa, quando il target visivo era Lucas Lessio e salutò Asiago da protagonista. Tra un thè caldo e limitrofe bestemmie di contorno, lo sguardo si adagia sulla partita in quanto tale e scorre come il disco lungo le balaustre. Se il 12 Ottobre del 2022 Lessio guidò con una doppietta un KAC dominante all’Odegar, in questa situazione si è assistito ad una gara più equilibrata, almeno nel risultato. La variabile impazzita che non è cambiata, come già detto, è risultata l’attrazione verso il classe 1997. Un anno fa centro di una terza linea, ora ala sinistra della prima. Perché questo interesse verso tale austriaco? La velocità di pensiero, il fatto che sia stecca sinistra è un plus per gusti personali ed una sensazione che sia in grado di creare sempre qualcosa. Per carità, non accade anche se quest’anno sembra più prolifico rispetto alle passate stagioni, ma alle vibes dello spettatore devono essere dati i giusti spazi in questo blog.

Finito, basta, non ho altro da dire. La condivisione di un atipico doppio aneddoto.

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